
Mitigazione del rischio sismico ai Campi Flegrei durante l'attività vulcanica: Un approccio innovativo
È stato recentemente pubblicato su Nature Communications un articolo che esamina le strategie per la mitigazione del rischio sismico nell'area dei Campi Flegrei, una delle zone vulcaniche più attive e densamente popolate d'Italia. L'articolo, dal titolo Seismic risk mitigation at Campi Flegrei in volcanic unrest, è il risultato di un lavoro collaborativo che ha coinvolto numerosi esperti, tra cui Iunio Iervolino (IUSS Pavia), Pasquale Cito, Melania De Falco, Gaetano Festa, e molti altri, e rappresenta un passo importante nell'analisi e gestione del rischio sismico in un contesto così complesso.
I Campi Flegrei, situati nella regione campana, sono un'area vulcanica di grande rilevanza, sia per la sua storia geologica che per la sua alta densità di popolazione. La caldera dei Campi Flegrei, che si estende intorno alla città di Pozzuoli, è soggetta a un fenomeno di sollevamento e subsidenza del terreno, noto come bradisismo, che è periodicamente accompagnato da attività sismica. Questo processo è stato oggetto di studio da parte dei ricercatori, che hanno analizzato i dati più recenti per fornire una valutazione aggiornata delle strategie di gestione del rischio, comprese le misure di retrofitting strutturale secondo i codici edilizi.
Negli ultimi dieci anni, l'area ha visto tassi di sollevamento fino a 2 cm al mese, con circa 9.000 terremoti registrati. L'articolo mostra che i terremoti in questa zona, pur non raggiungendo magnitudini elevate, sono comunque significativi a livello locale e richiedono un'analisi approfondita delle forze sismiche che potrebbero influire sulle strutture. I ricercatori hanno utilizzato modelli di previsione dei terremoti per calcolare le probabilità di superamento delle soglie di magnitudo e hanno valutato l'impatto delle scosse sismiche sulle costruzioni in cemento armato.
Una delle principali sfide ingegneristiche emerse riguarda la differenza tra le magnitudo di riferimento, che sono relativamente basse, e le forze di accelerazione del suolo che si verificano vicino agli epicentri. Sebbene la magnitudo degli eventi sismici non raggiunga livelli di alta intensità, gli effetti sul suolo possono essere significativi in prossimità degli epicentri, con la necessità di una progettazione strutturale che prenda in considerazione questi aspetti locali.
L'articolo pubblicato si concentra anche sulle innovazioni nel campo della progettazione sismica, con particolare attenzione alla riduzione del rischio attraverso l'adozione di misure adeguate per nuovi edifici e per la messa in sicurezza delle strutture esistenti. La ricerca dimostra che le misure di sicurezza previste dai nuovi codici edilizi per le costruzioni in cemento armato possono contribuire a ridurre significativamente il rischio di danni durante eventi sismici, anche in presenza di scosse di bassa magnitudo.
Inoltre, il lavoro evidenzia l'importanza di adattare i modelli di rischio alle specificità geologiche e vulcaniche dell'area dei Campi Flegrei, un approccio che potrebbe essere applicato anche ad altre zone vulcaniche del mondo, caratterizzate da fenomeni di sismicità che non rientrano nei modelli tradizionali di valutazione del rischio.
L'articolo pubblicato su Nature Communications offre una panoramica completa delle problematiche sismiche ai Campi Flegrei, fornendo anche un approccio innovativo per la mitigazione del rischio, che unisce la sismologia, l'ingegneria civile e la gestione del rischio. Il lavoro rappresenta un passo avanti nella comprensione dei rischi sismici legati all'attività vulcanica e nell'adozione di soluzioni tecniche per proteggere la popolazione e le infrastrutture in una delle aree più vulnerabili d'Italia.
Questo studio offre importanti spunti per policy maker, ingegneri e ricercatori, che possono utilizzarlo come base per sviluppare strategie di gestione del rischio più efficaci, non solo per i Campi Flegrei, ma anche per altre zone vulnerabili a fenomeni simili.
Leggi l'articolo completo su Nature Communications qui