Salta al contenuto principale
Immagine
Festival Scienza Cagliari
Andrea Moro inaugura il Festival della Scienza di Cagliari 2025
Data
Ven, 31/10/2025
Paragrafo
Testo

 

Il Festival della Scienza di Cagliari si apre con una conferenza inaugurale a cura di Andrea Moro, linguista, neuroscienziato e professore ordinario di Linguistica generale presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia e la Scuola Normale Superiore di Pisa.

L’intervento, dal titolo “Le lingue impossibili: il cervello, le macchine e il dono dei limiti”, esplora il confine tra linguaggio umano, neuroscienze e intelligenza artificiale, unendo riflessione teorica e risultati sperimentali.
Moro affronterà una delle domande centrali della linguistica contemporanea: cosa spiega i “confini di Babele”? Le sue ricerche mostrano come la sintassi, capacità distintiva del linguaggio umano, sia radicata nella neurobiologia del cervello e non in convenzioni culturali. Attraverso tecniche di neuroimmagine e studi condotti con chirurgia a paziente sveglio, Moro ha dimostrato che la mente umana risponde in modo diverso alle cosiddette “lingue impossibili” — strutture non compatibili con i limiti biologici del linguaggio.

La conferenza, introdotta da Ignazio Putzu, Prorettore alla Didattica dell’Università di Cagliari, offre una riflessione anche sul rapporto tra mente e macchine: se per il cervello umano esistono limiti strutturali, le macchine risultano “troppo potenti”, poiché non conoscono vincoli simili. “Noi siamo i nostri limiti”, conclude Moro, capovolgendo la prospettiva tradizionale sull’intelligenza artificiale.

Andrea Moro, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2025), è autore di numerosi volumi tradotti in varie lingue e di dialoghi con Noam Chomsky sul rapporto tra cervello e linguaggio. Le sue ricerche rappresentano un punto d’incontro tra linguistica teorica, neuroscienze e filosofia della mente.

Andrea Moro

Andrea Carlo Moro è un linguista, neuroscienziato e scrittore italiano. È professore ordinario di linguistica generale presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, dove ha svolto per due mandati rettorali (2012-2025) il ruolo di rettore vicario, e presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È Accademico dei Lincei e, nel 2025, è stato insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. All’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano è stato tra i fondatori del Dipartimento di Scienze Cognitive (1993) e ha coordinato il corso di laurea in Neuroscienze cognitive fino al 2010.
Le sue ricerche dimostrano che la struttura sintattica delle lingue umane è radicata nella neurobiologia del cervello e non in convenzioni culturali o sociali. Il suo metodo si basa su tecniche di neuroimmagine, come la risonanza magnetica funzionale. Moro sviluppa inoltre il filone di ricerca sul legame tra cervello e linguaggio, con metodi nuovi, in collaborazione con neurochirurghi e ingegneri dell’Università di Pavia. Utilizzando la tecnica di chirurgia a paziente sveglio, è stata misurata l’attività dei neuroni in aree del linguaggio non deputate alla decifrazione o alla produzione del suono. Il nucleo dell’esperimento consiste nel confronto dell’attività corticale dei pazienti durante la lettura di frasi a voce alta e nella mente, mostrando come le due attività siano praticamente sovrapponibili. Nel suo libro I segreti delle parole, discute con Noam Chomsky il rapporto tra cervello e linguaggio, approfondendo il tema delle “lingue impossibili” e il loro impatto sulle neuroscienze e, più in generale, sull’epistemologia.

Documenti