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Raffaella di Micco e team San Raffaele
Nuove prospettive per rendere più sicuro l’editing genetico nelle cellule staminali del sangue
Data
Dom, 08/06/2025
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Un nuovo studio pubblicato su Cell Reports Medicine dal team guidato dalla Prof.ssa Raffaella di Micco — docente associata presso la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia e group leader al San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy (SR-Tiget) — ha evidenziato un effetto inatteso dell’editing genetico mediante CRISPR-Cas9 e vettori AAV6: l’attivazione di risposte infiammatorie e simili alla senescenza nelle cellule staminali ematopoietiche, con una conseguente riduzione della loro capacità rigenerativa nel lungo termine.

Lo studio, condotto in collaborazione con partner europei e con il team del Prof. Luigi Naldini, mostra che queste cellule possono conservare una sorta di “memoria molecolare” del processo di editing genetico, condizionando negativamente la loro funzionalità post-trapianto.

Per contrastare questi effetti, i ricercatori hanno testato con successo due approcci:

  • L’inibizione transitoria della proteina p53
  • Il trattamento con Anakinra, farmaco antinfiammatorio già approvato in clinica

Entrambe le strategie si sono dimostrate efficaci nel ridurre gli effetti avversi, migliorare la funzionalità delle cellule modificate e diminuire i rischi di eventi genotossici, contribuendo a rendere l’editing genetico più sicuro e affidabile, specialmente per il trattamento di malattie ereditarie del sangue.

Un risultato che conferma il ruolo della ricerca IUSS nei settori della biologia cellulare, della medicina molecolare e delle biotecnologie avanzate, in sinergia con i principali centri di eccellenza internazionali.

👉 Leggi lo studio completo