
Scoperta una Rara Esplosione di Magnetar nella Galassia M82
Durante un'osservazione del cielo, il satellite INTEGRAL dell'Agenzia Spaziale Europea ha rilevato improvvisamente un lampo di raggi gamma proveniente dalla vicina galassia M82, distante 12 milioni di anni luce. Solo poche ore dopo, il telescopio spaziale XMM-Newton dell'ESA ha cercato un'eventuale traccia dell'esplosione ma non ha trovato alcun segno. Gli astronomi hanno realizzato che l'intenso segnale era stato generato da una brillante esplosione extragalattica da una magnetar, una giovane stella di neutroni con un campo magnetico eccezionalmente forte.
Il team di ricerca, guidato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF–IASF) di Milano, ha pubblicato i risultati di questa scoperta sulla prestigiosa rivista Nature. La ricerca ha coinvolto anche le Università di Milano-Bicocca, la Statale di Milano, dell’Insubria e la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia.
Nel novembre del 2023, INTEGRAL ha individuato una repentina esplosione da un oggetto raro. Per solo un decimo di secondo, un breve impulso di raggi gamma energetici è apparsa dalla direzione della luminosa galassia M82. I dati del satellite INTEGRAL sono stati ricevuti presso il centro di raccolta dei dati scientifici di INTEGRAL a Ginevra, da dove è stata inviata una segnalazione di lampo di raggi gamma agli astronomi di tutto il mondo, solo 13 secondi dopo la sua rilevazione. Il software IBAS (Integral Burst Alert System) ha fornito una localizzazione automatica coincidente con la vicina galassia M82.
La conferma dell'esplosione extragalattica è stata ottenuta tramite osservazioni con XMM-Newton, che ha mostrato solo il gas caldo e le stelle nella galassia, senza alcun segno di un'esplosione luminosa in raggi X e luce visibile. Questo ha escluso la possibilità che l'evento fosse un comune lampo di raggi gamma causato dalla collisione di due stelle di neutroni, confermando invece che si trattava di un'esplosione da una magnetar.
Questo è il primo caso documentato di un'esplosione di magnetar così distante dalla nostra Galassia. L'importanza di queste scoperte risiede nella possibilità di studiare meglio le magnetar al di fuori della Via Lattea e di comprendere i loro processi energetici. La ricerca continua, con l'auspicio di individuare altre magnetar in galassie vicine e ampliare così la nostra conoscenza su questi enigmatici oggetti celesti.
La pubblicazione completa intitolata "A magnetar giant flare in the nearby starburst galaxy M82" è disponibile oggi sulla prestigiosa rivista scientifica Nature.
Lo studio internazionale, guidato dall'Istituto Nazionale di Astrofisica e pubblicato sulla rivista scientifica "Nature", ha coinvolto anche le Università di Milano-Bicocca, la Statale di Milano, dell’Insubria e la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia.
Hanno partecipato allo studio due nostri astrofisici, il prof. Paolo Esposito e il prof. Andrea Tiengo, contribuendo principalmente all'analisi e all'interpretazione dei dati raccolti dal satellite XMM-Newton.