Scuola Universitaria Superiore IUSS
Sala del Camino, Palazzo Broletto
Piazza della Vittoria 15, Pavia
Navigando in cielo con lo smartphone tra le immagini raccolte dai telescopi spaziali e gli scatti trasmessi in diretta dai telescopi robotici sui monti dell’Oltrepò pavese. Sarà un racconto stellare quello che ci regaleranno i ricercatori sabato 29 settembre alle ore 21 alla Sala del Camino di Palazzo Broletto, affascinandoci con le grandi imprese spaziali e le più importanti scoperte astronomiche prima di condurci per mano lungo un viaggio straordinario.
Si partirà alle 21, nella splendida Sala del Camino, con Andrea Tiengo, professore associato di Astronomia e Astrofisica alla IUSS, che introdurrà la serata prima di passare la parola a Lorenzo Maccone, del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Pavia, che ci racconterà il viaggio sulla luna: come ci siamo arrivati? Cosa ci ha lasciato questa avventura a distanza di 50 anni?
Ad aiutarci a guardarla da vicino, in una serata di luna piena calante, sarà Fabio Tagliani di Astrobrallo, l’associazione che raccoglie appassionati astrofili e che, grazie alla tecnologia, alla collaborazione con il Comune del Brallo e alla passione, sono riusciti a mettere in pratica quello che è il sogno di ogni amante di astronomia: un osservatorio in montagna. E proprio grazie ad Astrobrallo sabato sera in diretta dallo Star Party potremmo ammirare al meglio le meraviglie del cielo stellato.
La serata ci riserverà molte altre sorprese con un viaggio verso nuove terre e nuovi soli in compagnia di Paolo Walter Cattaneo, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN di Pavia, che ci spiegherà come negli ultimi vent’anni sono stati scoperti migliaia di sistemi planetari esterni al nostro, facendoci conoscere a distanza ravvicinata gli esopianeti: cosa sono, come si scoprono, che aspetto hanno, cosa possiamo scoprire.
Gran finale con il professor Tiengo, che inviterà il pubblico a connettersi via cellulare alle coordinate spaziali di oggetti astronomici straordinari per esplorarli a tutte le lunghezze d’onda con i più grandi telescopi da terra e spaziali, come fanno gli astronomi professionisti.