
Il Premio "Enrico Fermi" 2021 della Società Italiana di Fisica (SIF) è stato assegnato ex-aequo a due illustri scienziate "per i loro importantissimi contributi all'osservazione dell'Universo attraverso grandezze e tecniche diverse". Le vincitrici sono Patrizia Caraveo, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica ed Elena Aprile, della Columbia University di New York.
Il prestigioso riconoscimento, istituito nel 2001 dalla SIF in occasione del centenario della nascita di Fermi, viene attribuito con cadenza annuale a uno o più Soci che abbiano particolarmente onorato la fisica con le loro scoperte. La commissione che attribuisce il premio, costituita da autorevoli esperti nominati dalla SIF, dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), dall'INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), dall'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), dall'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e dall'INRIM (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica), sceglie il o i vincitori tra una rosa di candidati e trasmette il suo giudizio al Consiglio di Presidenza della SIF per l’approvazione finale.
I settori di ricerca dei vincitori, anzi delle vincitrici di quest'anno riguardano l'astrofisica e la fisica astroparticellare.
Il Premio è stato infatti dato a:
– Patrizia Caraveo, "per il suo ruolo di leader mondiale nel campo dell'emissione di alta energia delle stelle di neutroni e per il suo contributo all'identificazione di Geminga".
– Elena Aprile, "per le sue ricerche pionieristiche sulle proprietà dello xenon liquido per la rivelazione di radiazione e per il suo contributo alla ricerca della materia oscura";
La prof.ssa Patrizia Caraveo, componente dell'Advisory Board nostra della Scuola, è dirigente di ricerca all'IASF (Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica) dell'INAF di Milano, che ha inoltre diretto dal 2011 al 2017. È un’esperta di astronomia ottica. Ha collaborato a diverse missioni spaziali internazionali dedicate all'astrofisica delle alte energie a cominciare dalla missione europea COS-B. Attualmente è coinvolta nella missione europea INTEGRAL, nella missione italiana AGILE e nelle missioni NASA SWIFT e FERMI, tutte in orbita e pienamente operative. Da alcuni anni coordina la partecipazione dell'INAF al grande progetto internazionale Cherenkov Telescope Array (CTA) per lo studio dell’astronomia gamma di altissime energie. Grazie alle sue ricerche, ha fondamentalmente contribuito alla scoperta e all'interpretazione della stella di neutroni isolata Geminga, la prima a non mostrare alcuna evidenza di emissione radio, la cui natura era rimasta misteriosa per oltre 20 anni. I risultati da lei ottenuti hanno aperto la strada a un più generale studio della fenomenologia X e ottica di numerose pulsar, inaugurando un nuovo capitolo nell'astrofisica delle alte energie.
Le più vive congratulazioni da parte della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia.