Il progetto The Mark of the Mental (MOM) mira a esplorare la venerabile questione del marchio del mentale, vale a dire, la questione di cosa fa sì che eventi, stati e proprietà mentali siano mentali. In filosofia della mente, questa domanda non è solo fondamentale, ma anche attuale. Perché a seconda di come la si affronta, si può anche rispondere alla domanda se altre specie biologiche e dispositivi meccanici siano dotati di mentalità, quindi soggetti di empatia e rispetto da parte degli umani. Dunque, la questione sarà affrontata non solo teoricamente, ma anche rispetto alle sue probabili applicazioni.
Lo scopo di MOM è triplice: a) chiedersi se c'è la possibilità che l'intenzionalità, cioè la proprietà di riguardare qualcosa o di avere un contenuto, sia il marchio del mentale; b) vedere se c'è la possibilità che la coscienza fenomenica, cioè la proprietà di qualcosa di avere un certo carattere fenomenico, sia un tale marchio; c) discutere due aspetti della questione del marchio del mentale prominenti nella scienza cognitiva che sono collegati all'inconscio cognitivo e alla mente estesa. Le quattro unità del MOM esploreranno tali questioni sia separatamente che interconnesse, sfruttando la competenza complessiva dei componenti delle unità.
Michele Di Francesco, Alfredo Tomasetta, Giulia Piredda, Marco Fasoli, Mirza Mehmedovic, Arianna Beghetto, Marco Facchin, Giacomo Zanotti