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Ambiti di ricerca
Testo

Le borse di studio a disposizione prevedono che la ricerca sia effettuata in uno dei seguenti laboratori:

  • Biologia strutturale e biocristallografia: Prof. A. Mattevi, Dip. di Biologia e Biotecnologie
  • Il Laboratorio Armenise-Harvard di Biologia Strutturale: Prof. F. Forneris, Dip. di Biologia e Biotecnologie

Nel nostro gruppo di ricerca sviluppiamo strategie integrate per lo studio a livello molecolare e trutturale di meccanismi di attivazione, riconoscimento e regolazione che coinvolgono target proteici di rilevanza bio-medica. La maggior parte dei target studiati sono proteine extracellulari coinvolte in processi di signaling e di comunicazione intercellulare. Il nostro obiettivo è quello di individuare e comprendere a livello tomico i meccanismi che consentono alle cellule di interagire per formare tessuti e organi, e per essere in grado di intervenire con precisione in presenza di malattie e disfunzioni. Informazioni più dettagliate sui progetti del laboratorio sono disponibili online nel nostro sito web (http://www-9.unipv.it/biocry/).

  • Chimica Bioinorganica : Prof. E. Monzani , Dipartimento di Chimica

L'attività di ricerca del Gruppo di Chimica Bioinorganica, nel Dipartimento di Chimica, si concentra sui processi di ossidazione biologica, sia quelli promossi dai metalloenzimi in condizioni fisiologiche normali, sia quelli prodotti sotto stress ossidativo, che dipendono dalla disomeostasi dei metalli redox-attivi, come il ferro e rame, e che sono coinvolti in molte patologie neurodegenerative.

  • Biocatalisi: Prof.ssa  D. Ubiali, Dip. di Scienze del Farmaco

“ Dagli enzimi ai biocatalizzatori ”
BIOCATALISI applicata alla sintesi di API o intermedi. Sviluppo di biocatalizzatori robusti e riciclabili mediante immobilizzazione per processi batch e flow.

“ Da rifiuto a risorsa ”
Valorizzazione dei rifiuti/sottoprodotti della filiera agroalimentare mediante biotrasformazioni/bioseparazioni per la produzione di molecole ad alto valore aggiunto (es. nutraceutici, cosmetici) secondo il concetto di BIOREFINERY.

  • Tecnologia e diritto farmaceutico: Prof.  B. Conti, Dipartimento di Scienze del Farmaco

Linee di ricerca:

  1. Formulazione, caratterizzazione e studio di sistemi di somministrazione di farmaci micro e nanoparticellari costituiti da polimeri biodegradabili e biocompatibili.
  2. Studi di formulazione su adiuvanti nanoparticellari per vaccini a subunità proteica.
  3. Studi di formulazione su sistemi mirati di rilascio di farmaci nanoparticellari per terapie antitumorali e anti-infiammatorie.
  4. Sviluppo di formulazioni specifiche per uso pediatrico.
  5. Formulazione e caratterizzazione di scaffold come dispositivi impiantabili e temporali per la rigenerazione tissutale a base di polimeri sintetici e naturali.
  6. Studi sui gel formanti in situ come sistemi topici e impiantabili per la somministrazione di farmaci.
  7. Studio dell'effetto delle radiazioni ionizzanti su polimeri naturali e sintetici e sistemi di somministrazione di farmaci micro/nanoparticellari.
  8. Studio delle proprietà fisico-chimiche e delle prestazioni di degradazione di
  9. polimeri sintetici e naturali.
  10. Superare i problemi dei farmaci biofarmaceutici mediante adeguati sistemi di somministrazione dei farmaci.
  11. Comunicazione sanitaria. Informazioni per prevenire errori terapeutici da parte dei pazienti
     
  • Basi molecolari delle malattie scheletriche ereditarie: Prof. A. Rossi, Dip. di Medicina Molecolare

Lo studio delle malattie rare è fondamentale per sezionare nuove funzioni scheletriche fornendo un quadro migliore della cartilagine e della biologia ossea. Utilizzando modelli animali e cellulari gli obiettivi della nostra ricerca sono:
- la comprensione delle basi molecolari delle malattie scheletriche ereditarie per acquisire una profonda conoscenza degli aspetti cellulari, molecolari e genetici che contribuiscono all'inizio e alla progressione dei disturbi;
- lo sviluppo di approcci efficaci per la diagnosi, prevenzione e/o correzione del decorso del disturbo attraverso nuovi studi molecolari e/o farmacologici.

  • Neurofarmacologia: Prof.ssa  C. Lanni,  Dip. di Scienze del Farmaco

La malattia di Alzheimer è una forma di demenza associata all’invecchiamento. È caratterizzata clinicamente da alterazioni cognitive che coinvolgono inizialmente la memoria e che progrediscono fino alla demenza conclamata. È inoltre caratterizzata da una particolare neuropatologia che vede come indicatori patognomonici la presenza nel cervello di placche senili costituite da un peptide detto beta amiloide e da gomitoli neurofibrillari costituiti da una proteina del citoscheletro nota come tau, in forma iperfosforilata. Per la malattia di Alzheimer una delle ipotesi patogenetiche piu' accreditate è la cosiddetta "cascata amiloide" ed  indica nella iperproduzione di beta amiloide (Aβ) uno dei principali responsabili della degenerazione selettiva che si osserva nel cervello AD. Tale peptide deriva dal metabolismo proteolitico di un precursore detto APP da amyloid precursor protein. Fino ad oggi l'ostacolo maggiore ad una terapia razionale è rappresentato dalla mancanza di fine comprensione dei meccanismi che regolano la produzione di Aβ e dei fattori che inducono la modificazione conformazionale del peptide Aβ in fibrille amiloidi. Gli studi condotti nel nostro laboratorio hanno come scopo principale di caratterizzare da un punto di vista biochimico e biologico-cellulare/molecolare la correlazione tra la iperproduzione di Aβ, la sua aggregazione patologica in fibrille amiloidi e l'attivita' neurotossica delle fibrille, per permettere la razionalizzazione di nuove strategie di intervento terapeutico sia a livello di modulazione farmacologica della produzione di Aβ che intervenendo sulla fibrillogenesi e la tossicita' di Aβ stesso.

  • Ematologia Molecolare : Prof. M. Torti , Dip. di Biologia e Biotecnologie

Il laboratorio del prof. Torti studia i meccanismi biochimici dell’attivazione delle piastrine,  indagando i processi di biosegnalazione innescati sia recettori di adesione che da recettori per agonisti solubili, e che coinvolgono la stimolazione di fosfolipasi, tirosin chinasi, protein GTP-leganti e chinasi lipidiche. Le ricerche sono finalizzate alla comprensione dei meccanismi molecolari che regolano l’emostasi e la trombosi, e a caratterizzare nuovi ruoli delle piastrine in aspetti fisiopatologici diversi, tra cui la malattia di Alzheimer e la metastasi tumorale.

  • Microbiologia Molecolare: Prof.ssa S. Buroni, Dip. di Biologia e Biotecnologie

Al momento sono attive due linee principali di ricerca:

1) Identificazione di bersagli terapeutici in Mycobacterium tuberculosis
La tubercolosi è tuttora una malattia infettiva responsabile della morte di milioni di persone nel mondo, a causa della diffusione di ceppi di Mycobacterium tuberculosis multi-resistenti ai classici farmaci antitubercolari. Di conseguenza, c’è un’urgente necessità di nuove molecole. Il nostro laboratorio da anni è coinvolto nello studio di nuovi farmaci antituberclari e del loro meccanismo d’azione. Una di queste molecole (macozinone) si trova nella fase 2 di sperimentazione clinica.

2) Identificazione di nuovi farmaci e di nuovi bersagli in Burkholderia cenocepacia
Burkholderia cenocepacia è un batterio Gram-negativo che infetta le vie aeree dei pazienti affetti da fibrosis cistica (FC). La sua eradicazione è praticamente impossibile a causa della intrinseca resistenza del batterio a numerosi antibiotici. La ricerca è focalizzata sulla sintesi e valutazione di nuove molecole attive contro B. cenocepacia, come pure sul loro meccanismo d’azione.