
19 ottobre 2019
Università degli Studi del Piemonte Orientale
Piazza Sant’ Eusebio - Vercelli
Quali sono le basi neurobiologiche dell’amore? In virtù di quali meccanismi neurali desideriamo intensamente la presenza di una persona cara? Esistono ‘molecole dell’amore?’o un ‘collante’ biologico delle nostre relazionisociali? E, parlando di relazioni sociali, che ruolo hanno o dovrebbero avere le emozioni nella vita pubblica? Dobbiamo abbandonarci ad esse puntando sulla dimensione empatica delle relazioni o le emozioni - anche quelle positive - devono essere tenute sotto controllo a favore di una analisi razionale? E, ampliando ulteriormente il discorso, cosa ci insegnano le molteplici manifestazioni dell’amore nella storia e nelle diverse culture su noi stessi, sulla natura dei nostri sentimenti e dell’affettività? E infine esiste un’etica dell’amore? Se fosse possibile liberarci con un farmaco o una terapia del ricordo di un amore sfortunato, sarebbe giusto farlo?
Fino a pochi decenni fa porre il tema dell’amore affiancando la riflessione scientifica tipica delle neuroscienze e delle scienze cognitive in generale a un approccio storico-umanistico sarebbe apparso come qualcosa di sorprendente, se non francamente discutibile: un tentativo (scientista?) di ridurre alla ‘fredda’ indagine scientifica una delle caratteristiche più ‘calde’ e profonde dell’esperienza umana. Oggi, tuttavia, lo sviluppo delle scienze della mente ci permette di indagare sempre più a fondo la soggettività umana, inserendo in una cornice unitaria i temi delle emozioni e dell’affettività nella loro valenza individuale e sociale, fino a toccare, appunto, il santuario dell’amore, nelle sue varie manifestazioni.
I progressi delle neuroscienze stanno infatti contribuendo a svelare le basi neurofisiologiche di differenti tipi di relazione affettiva, inclusi amore romantico e amore materno, e come le loro dinamiche siano influenzate da cambiamenti nei meccanismi cerebrali della ricompensa, sotto l’influenza di specifici sistemi ormonali. Per quanto preliminari, questi risultati mettono in luce il potenziale contributo delle discipline neurobiologiche alla comprensione di temi di grande rilevanza sociale, oltre che strettamente scientifica.
PROGRAMMA
9.15 Dott. Pier Giorgio Fossale, Presidente Ordine dei Medici, Vercelli
Saluti e Apertura dei lavori
9.30 Prof. Michele Di Francesco
Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia
Introduzione
9.45 Prof. Nicola Canessa,
Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia
“Neurobiologia dell’amore romantico”
10.30 Prof.ssa Eva Cantarella
Scrittrice “L’amore degli altri”
11.15 Prof.ssa Cristina Meini
Università del Piemonte Orientale
“Emozioni e vita pubblica. Uno sguardo critico”
12.00 Prof. Roberto Mordacci
Università Vita-Salute San Raffaele
“L’eterno splendore della mente immacolata. Amore e memoria in “Se mi lasci ti cancello”
di Michel Gondry (2004)”
12.45 Conclusioni e domande