I deficit neuro- e socio-cognitivi sono aspetti critici della psicosi precoce. Il trattamento cognitivo (cognitive remediation; CR) ha un effetto moderato sui deficit dei pazienti cronici, specialmente se combinato con altri interventi. Nonostante ciò, sono ancora pochi gli studi che si concentrano sulle prime fasi della malattia e mancano dati su aspetti cruciali, che rappresentano gli obiettivi del presente progetto. In particolare, questo studio mira a testare l'effetto sinergico di CR e mindfulness nella psicosi precoce. Per fare questo, è stato implementato un disegno clinico randomizzato, multicentrico e longitudinale, applicando tecniche di neuroimmagine multimodale per indagare l'impatto di CR e mindfulness sulla plasticità neurale strutturale e funzionale.
Una importante sfida per il SSN è l'implementazione di interventi efficaci ed economicamente sostenibili che riducano i disturbi individuali e il carico socio-economico, specialmente nelle prime fasi della psicosi. È noto che il trattamento cognitivo (CR) riduce i disturbi cognitivi e contrasta i deficit sociali e occupazionali nella psicosi, specialmente se somministrato insieme ad altri interventi riabilitativi. Inoltre, evidenze sempre più numerose mostrano l'impatto del CR sulla plasticità neurale. Non è invece ancora chiaro: a) il potenziale contributo del CR quando combinato con un intervento clinicamente orientato come la mindfulness; b) il grado di durata e di generalizzazione degli effetti del CR nella vita reale dei pazienti; c) come il CR influenzi precisamente la plasticità cerebrale. Questi obiettivi cruciali rappresentano gli scopi del progetto. L'effetto sinergico di CR e mindfulness nella psicosi precoce sarà valutato anche con strumenti non tradizionali per verificare la durata e la trasferibilità degli interventi in contesti quotidiani dei pazienti. I risultati saranno immediatamente trasferibili in ambiti clinico-riabilitativi riducendo il peso della malattia.
Giulia Mattavelli, Irene Gorrino