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Creazione Ambiente domestico sicuro - CADS
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Creazione di un Ambiente Domestico Sicuro
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I numerosi eventi sismici avvenuti negli ultimi decenni hanno messo in evidenza la grande vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano e mondiale causando migliaia di vittime ed enormi perdite economiche. All’inizio del XX secolo il Prof. Modesto Panetti, presso il politecnico di Torino, affermava che gli effetti dei terremoti sulle strutture fossero dei problemi di natura dinamica troppo complessi da poter essere analizzati. I numerosi sforzi compiuti dai ricercatori nell’ultimo secolo, hanno consentito di migliorare le conoscenze nel campo dell’ingegneria sismica e di redigere dei validi documenti orientati allo studio della risposta sismica strutturale nell’ottica della salvaguardia della vita umana. Tuttavia, al fine di raggiungere un determinato livello prestazionale per gli ambienti di vita non è sufficiente garantire un adeguato comportamento strutturale ma si deve anche tenere in conto degli elementi non-strutturali studiando, quindi, l’intero “sistema edificio”. I numerosi eventi sismici che si sono susseguiti negli ultimi anni, hanno messo in evidenza come nonostante una buona progettazione sismica possa garantire delle performance strutturali adeguate, gli edifici possano comunque risultare inagibili a causa del danneggiamento degli elementi non-strutturali (Fig.1).

Fig. 1: Danneggiamenti elementi non strutturali (Partizioni, Controsoffittature, Scaffalature).
Fig. 1: Danneggiamenti elementi non strutturali (Partizioni, Controsoffittature, Scaffalature).

In tale ottica si inquadra il presente progetto la cui finalità è quella di sviluppare degli ambienti di vita sicuri, in cui tutti gli elementi siano in grado di rispondere adeguatamente a situazioni estreme grazie all’integrazione di sistemi che utilizzano la domotica applicata al building automation. A tal fine è prevista l’ottimizzazione e la realizzazione di nuovi prodotti e sistemi non strutturali tecnologicamente innovativi, intelligenti, eco-sostenibili ed integrati in ambiente domotico atti a ridurre il rischio globale negli edifici. Le performance di tali elementi verranno valutate mediante la definizione di un processo di classificazione e certificazione che consentirà ai progettisti di valutare e selezionare i prodotti in base alle prestazioni attese e alle esigenze strutturali e funzionali (Fig.2). A tal fine, saranno sviluppate procedure standardizzate di progettazione, sviluppo, monitoraggio e certificazione di elementi non strutturali intelligenti e tecnologicamente avanzati.

Gli obiettivi del progetto saranno perseguiti sia mediante studi numerici che sperimentali, anche grazie alle potenzialità del 6DLab di Eucentre (https://www.eucentre.it/laboratorio-6dlab/).

Fig. 2: Classificazione elementi non strutturali
Fig. 2: Classificazione elementi non strutturali

Il progetto comporterà una radicale rivoluzione nel processo decisionale di pianificazione ed ottimizzazione delle risorse investite per il miglioramento degli ambienti di vita. Se fino ad oggi la scelta di particolari elementi non strutturali, come infissi, arredi e partizioni, era prevalentemente connessa a problematiche di natura architettonica ed energetica, l’introduzione nel mercato di nuovi prodotti per cui sia anche fornita una certificazione sismica e che allo stesso tempo siano perfettamente implementati nel building automation, garantendo una loro pronta risposta in situazioni di emergenza, rappresenterà una svolta radicale nel miglioramento degli ambienti di vita e del benessere degli occupanti. 

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Obiettivi e risultati scientifici attesi
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La finalità del progetto è quella di sviluppare degli ambienti di vita sicuri, in cui tutti gli elementi siano in grado di rispondere adeguatamente a situazioni estreme grazie all’integrazione di sistemi che utilizzano la domotica applicata al building automation. A tal fine è prevista l’ottimizzazione e la realizzazione di nuovi prodotti e sistemi non strutturali tecnologicamente innovativi, intelligenti, eco-sostenibili ed integrati in ambiente domotico atti a ridurre il rischio globale negli edifici.

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Team del progetto
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André Filiatrault, Roberto Nascimbene, Daniele Perrone, Milena Casto.